CALL. 01.09.2017: Alter/Ego. Confronti e scontri nella definizione dell’Altro en ella determinazione
L’altro: il “non io”, il “diverso da me”, colui che non appartiene all’orizzonte o all’identità collettiva definita genericamente “propria”. Sono tanti i nomi dati a un tema che da sempre è presente nella coscienza umana – in ogni epoca, luogo, accezione sociale. Oggi più che ieri possiamo parlare di un mondo che scorre verso l’altro, nell’epoca in cui le distanze sembrano annullarsi, gli scambi sono fluidi e gli individui hanno la possibilità di entrare ripetutamente e facilmente in contatto con realtà diverse e lontane dalla propria. L’interazione io/altro può essere intesa come momento di incontro, che permette il superamento di un limite, o come luogo di scontro, delineando una situazione conflittuale. In ogni caso, esso impone all’io una definizione e rappresentazione dell’altro, attraverso un procedimento spesso oppositivo. Non solo: l’incontro/scontro con l’altro può portare – e di fatto porta – ad una rivalutazione e ridefinizione dello stesso io. Queste riflessioni hanno creato il terreno fertile per il primo Colloquio Interdisciplinare del Dottorato di ricerca in Studi Linguistici, Filologici e Letterari dell’Università degli Studi di Macerata: un’occasione di incontro e confronto tra giovani studiosi, con un occhio di riguardo per l’attualità e una forte vocazione interdisciplinare.
FECHA LÍMITE/DEADLINE/SCADENZA: 01/09/2017
FECHA CONGRESO/CONGRESS DATE/DATA CONGRESSO: 21-22-23/11/2017
LUGAR/LOCATION/LUOGO: Università degli Studi di Macerata, Macerata (Italy)
ORGANIZADOR/ORGANIZER/ORGANIZZATORE: Valentina Ferrigno; Sandra Gorla; Carlotta Larocca; Marta Paris; Elena Santilli; Flavia Sciolette
INFO: web - alterego@unimc.it
CALL:
Il Colloquio, dal titolo Alter/Ego. Confronti e scontri nella definizione dell’altro e nella determinazione dell’io, si rivolge in primo luogo a dottorandi e dottori di ricerca (da non più di tre anni) per invitarli a discutere insieme sul tema dell’altro, dell’alterità e delle sue implicazioni. Sono benvenuti tutti i contributi che integrino diverse metodologie allo studio e all’interpretazione del dato testuale, ancor più tenendo conto di come tema e convegno siano motivati dall’esigenza di dimostrare – oggi più che mai – come la riflessione sui testi possa essere lo spunto per trovare soluzioni a problemi reali e attuali. Il tema proposto si presta ad una trattazione poliedrica capace di coinvolgere discipline e metodologie diverse, aprendosi a molteplici prospettive esegetiche. Il rapporto io/altro (intesi nelle diverse accezioni di individuo, comunità, luogo, sistema culturale, codice linguistico), spesso sfuggente e difficilmente individuabile in senso univoco, merita di essere analizzato attraverso differenti punti di osservazione, assumendo angolazioni, parametri e coordinate culturali di riferimento diversi e duttili. Verranno privilegiati i contributi afferenti alle seguenti aree linguistiche/letterarie: indoeuropeistica, antichistica, filologia romanza e germanica, italianistica, anglistica, anglo-americanistica, slavistica. Sarà comunque possibile sottoporre all’approvazione interventi di diverso ambito. Si fornisce, a seguire, una serie di possibili articolazioni tematiche e di differenti approcci ermeneutici, ferma restando la libertà di affrontare il tema proposto da altre prospettive e, soprattutto, in senso trasversale e interdisciplinare. Generi letterari e personalità L’io e l’altro si problematizzano in letteratura a partire dalla scelta del genere di realizzazione del testo letterario poiché è il genere, spesso, a definire la qualità e l’intenzione letteraria dell’autore, il suo rapporto con il pubblico e con il tema principale affrontato. In quest’ottica, non solo va premiata la riflessione sulle personalità che hanno saputo dare voce al tema dell’ego e dell’alter, ma merita attenzione anche il rapporto che si viene a stabilire tra autore dell’opera letteraria e testo prodotto, autore e pubblico atteso e/o effettivamente raggiunto, tra il testo e il pubblico, verificando gli impatti sociali che la letteratura ha generato a livello storico e letterario. In generale, assumono rilievo tutti quei processi comparativi in grado di offrire validi spunti di riflessione sul tema alter/ego, e dunque concernenti sia i generi sia i temi sia le personalità. Luoghi fisici L’altro è spesso considerato tale perché collocato in uno spazio diverso rispetto al proprio; sono molti i testi che hanno descritto l’altro come abitante di uno spazio geografico diverso, da raggiungere spostandosi con più o meno fatica (letteratura odeporica o di viaggio, pellegrinaggi medievali, scritture di migranti) e/o connotato da tratti meravigliosi/irreali, spingendosi fino al soprannaturale (terre degli iperborei, geografia dell’oltretomba, paradisi terrestri) o a veri e propri mondi immaginari, invenzioni della fantasia umana contemporanea o trasfigurazioni del nostro mondo, in ogni epoca, attraverso la lente deformante dell’alterità (il mondo degli animali, il mondo attraverso lo specchio.) Personaggi e legami Nel sistema relazionale alter/ego, le dinamiche di incontro/confronto/legame prospettano molteplici scenari di analisi: dall’altro in rapporto con l’io lirico, in veste di destinatario della parola poetica, fino all’altro come agente di una narrazione – funzionale in alcuni casi a dar vita a un tema che intriga da sempre la letteratura: l’altro io, il doppio, il sosia. All’interno della struttura di un testo narrativo, di particolare interesse risulta inoltre l’azione complicante, incarnata di frequente dall’altro come straniero e/o outsider (figure letterarie del giullare, della zingara, ecc.). Un ulteriore livello di indagine può riguardare le dinamiche dell’interazione sociale, i momenti significativi della relazione antropologica tra l’io e l’altro (p.es. il litigio, la trattativa diplomatica, ecc.). Confronti e scontri In una prospettiva di confronto/scontro tra l’io e l’altro si inseriscono i diversi miti che hanno saputo creare “sacche di riflessione”, realtà letterarie, piattaforme di scambio tra le società del passato; così come le differenti forme di narrazione di contatti tra realtà, culture, religioni, luoghi “altri”, attraverso i quali prende forma una definizione dell’io e dell’identità collettiva. Nella stessa ottica, si colloca il rapporto tra altro ed io-collettività, inteso come modello di riferimento negativo (o positivo) in relazione a un sistema valoriale condiviso da una comunità (p.es. i dannati e i beati nella Commedia dantesca, gli infedeli nei poemi epici e romanzeschi dell’età medievale e moderna, ecc.). Contemporaneità Partendo dalle riflessioni fenomenologiche di Husserl di inizio secolo scorso, le fitte interrelazioni che discendono dal rapporto io/altro hanno impegnato le speculazioni degli anni sessanta e settanta del Novecento (Levinas, Derrida), legando profondamente il discorso fenomenologico a quello psicoanalitico (Lacan). Al contempo, il discorso narrativo interiorizzava e radicalizzava le problematiche della definizione dell’io in relazione alle manifestazioni dell’altro: in che modo la letteratura esprime le istanze di definizione di un io frammentato, spodestato della propria sovranità (Sartre), in relazione all’alter ego, alla necessità di apertura dello sguardo fenomenologico all’altro da sé (Derrida)? Quali nuovi soggetti intervengono a problematizzare il rapporto di reciproca determinazione? Lingue e fenomeni linguistici La lingua è un elemento fondamentale per l’espressione dell’identità dell’io e un imprescindibile strumento di incontro, confronto e scontro con l’altro. Sono aspetti precipui, complessi e articolati di tale dinamica – e meritano dunque di essere indagati secondo diverse prospettive – i meccanismi di identificazione e/o discriminazione all’interno di un codice linguistico o nei rapporti tra codici linguistici differenti; le caratteristiche dei registri linguistici utilizzati per la definizione dell’altro; i processi di modificazione ed evoluzione delle lingue e delle scriptae come specchio dei rapporti tra realtà differenti; i fenomeni di traduzione, riscrittura e traslitterazione come modalità di espressione di rapporti di alterità; l’adozione di una lingua “altra” come strumento di ridefinizione dell’io. Filologia e codicologia L’analisi – anche materiale – della tradizione manoscritta e della trasmissione dei testi può essere un elemento rivelatore di contatti e rapporti tra ambienti e contesti culturali diversi? Può la ricostruzione delle vicende filologiche e codicologiche di un’opera rilevare tracce delle ideologie (dell’autore, di un ambiente di produzione o fruizione, del pubblico) relative ai rapporti tra io e altro con cui essa e il suo supporto sono venuti in contatto? Le studiose e gli studiosi interessati a presentare una comunicazione possono inviare un riassunto di max. 2000 caratteri (titolo escluso, spazi inclusi) al seguente indirizzo e-mail: alterego@unimc.it Il documento dovrà pervenire in formato pdf o word. Nel medesimo documento, in calce al riassunto della comunicazione proposta, il candidato dovrà inoltre indicare: 1. Settore scientifico-disciplinare di afferenza del contributo proposto; 2. Parole chiave (per un max. di cinque); 3. Bibliografia essenziale di riferimento (per un max. di cinque riferimenti); 4. Posizione eventualmente ricoperta; 5. Biografia (max.1000 caratteri spazi inclusi); 6. Contatti personali (e-mail; numero telefonico) Saranno accettate proposte in lingua italiana, inglese e francese. Il Comitato scientifico si riserverà di valutare, comunque, eventuali proposte redatte in altre lingue europee, sia per la relazione al convegno che per la stesura del contributo per gli atti. Il comitato si riserva il diritto di contattare i proponenti per forme di partecipazione di differente impostazione (p.es. tavola rotonda, poster, ecc.)
Il tempo massimo previsto per l’esposizione orale della relazione è di 20 minuti. La scadenza per l’invio del riassunto è fissata al giorno 1 settembre 2017. L’accettazione delle proposte sarà comunicata (via posta elettronica) entro il 1 ottobre 2017. La partecipazione al convegno è gratuita. I testi delle comunicazioni saranno raccolti in un volume di atti, previo superamento di un processo di revisione da parte di un comitato di esperti espressamente designati.